CASTEL THUN

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Lavori al Cantinone

Castel Thun, lavori vicini

Partiranno a breve a Castel Thun i lavori per la sistemazione del Cantinone, sotto il Loggiato dei cannoni, dove troverà posto la collezione di carrozze appartenute alla nobile famiglia, e dove verrà realizzata una sala conferenze multimediale.
Intanto, la Provincia sta studiando delle soluzioni al problema delle barriere di accesso: sono in corso di progettazione «ulteriori ambiti per aumentare l'offerta al pubblico, anche corrispondendo le esigenze che il Castello del Buonconsiglio ha avanzato per la migliore valorizzazione del sito». Fra questi c'è «il miglioramento dell'accessibilità tramite la rimozione delle barriere architettoniche, attenzione già dimostrata nei programmi sinergici del Castello del Buonconsiglio e della Soprintendenza per l'accessibilità del maniero del capoluogo». La Soprintendenza ha già formulato alcune ipotesi informali, che dovranno essere supportate da sondaggi in sito e verifiche strutturali. «L'ipotesi di un volume aggiunto per l'alloggiamento dell'ascensore o comunque una sua collocazione interna alla struttura, per i problemi di impatto e soprattutto di tutela del bene dovrà essere valutata in maniera precisa tenendo conto che la rigorosa spazialità del castello offre pochi luoghi idonei al passaggio di un corpo ascensore».
È quanto l'assessore provinciale alla cultura  Franco Panizza  ha risposto al collega autonomista  Michele Dallapiccola , firmatario di un'interrogazione sulle barriere architettoniche. Dallapiccola aveva fatto riferimento al caso della visita al maniero di due classi elementari di Baselga di Piné, visita limitata al piano terra a causa dell'impossibilità di un compagno in carrozzina elettrica di accedere agli altri livelli. «Sarebbe veramente un grande esempio di civiltà - aveva suggerito - affermare con e nei fatti che in Trentino l'attenzione al disabile non incontra, scusate il bisticcio di parole, ostacoli neanche di fronte ad oggettive e riconosciute difficoltà».
Panizza ricorda nella sua risposta che Castel Thun è bene culturale soggetto a tutela e che i lavori di restauro «erano stati da subito indirizzati ad una modalità di recupero strettamente conservativa. A questa "filosofia" di intervento è ad esempio allineata la scelta di non introdurre il riscaldamento, di operare il restauro e non la sostituzione dei serramenti esterni, di non introdurre elementi contemporanei nel castello e di destinare i locali esterni al palazzo comitale alle funzioni logistiche che possano comportare un maggiore grado di intromissione rispetto allo stato dei luoghi. Le nuove introduzioni, attente anche alla risoluzione di tematiche sociali e con scopi didattici, si sono concentrate pertanto nel piano terra del palazzo comitale e nei corpi antichi del loggiato e delle cinte». E mentre il castello dei Thun è tornato ad accogliere i visitatori, accolti dai meli in fiore, del suo restauro si tornerà a parlare mercoledì 18 aprile a Trento, al Castello del Buonconsiglio, nella conferenza dal titolo «Un meraviglioso effetto di arte e di industria: le carte da parati di Castel Thun».
Il restauro del castello è stato l'occasione per una ricerca più approfondita sui  papiers peints , materiali ancora poco studiati in Italia. Quelli di Castel Thun sono di particolare rilievo in un panorama addirittura europeo per qualità e provenienza, oltre che per il rinvenimento dei documenti archivistici. Il 18 aprile a Trento ne parlerà  Alessandro Pasetti Medin , della Soprintendenza per i beni storico-artistici. L'appuntamento è nella camera del Camin nero, alle ore 17.

 

 

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