La vendita di Castel Thun nel 1926
La vendita di Castel Thun nel 1926
Un passaggio storico tra rami familiari
Il 30 settembre 1926, presso il comune di Povo (Trento), venne siglato un importante atto di compravendita che segnò la storia di uno dei più importanti castelli del Trentino. Il conte Matteo Thun Hohenstein vendette Castel Thun al cugino boemo Franz de Paula Guidobald conte Thun Hohenstein della linea di Děčín per 500.000 lire.
I termini dell'accordo
- Prezzo totale: 500.000 lire
- Modalità di pagamento:400.000 lire in contanti
- Accollo di un'ipoteca di 100.000 lire verso la Cassa di Risparmio di Trento
Il contratto includeva il castello, i terreni annessi nei comuni di Vigo, Toss, Masi di Vigo e Dardine, e il mobilio destinato al maniero
Una trattativa lunga 59 anni
La vendita del 1926 concluse una trattativa iniziata nel marzo 1867 dal nonno del venditore, Matteo II conte Thun. Come scrisse quest'ultimo in una lettera del 25 ottobre 1867:
"di essere in trattative col mezzo del mio amministratore generale signor Francesco Dallecase per fare la cessione [...] di tutti i miei beni posti nei comuni di Vigo, Masi di Vigo, Toss e Dardine circondanti il castello Thunn col castello stesso"
Il rinnovamento boemo
Dopo l'acquisto, i nuovi proprietari avviarono un'importante opera di restauro e valorizzazione:
- Restauro completo dell'edificio (1926-1928)
- Riarredo degli interni con mobili e opere d'arte di grande pregio
- Riordino dell'archivio familiare e della biblioteca (circa 8.000 volumi)
Come testimoniato dal giornalista Ettore Guatelli nel 1929, il castello tornò al suo antico splendore grazie alla passione del conte Franz de Paula, "appassionato studioso della nostra arte" che "ha abbandonato nel 1926 i rumori mondani per ritirarsi quassù a vivere una vita patriarcale, in mezzo ai suggestivi ricordi".
Questa vendita rappresentò un momento cruciale per la conservazione di uno dei più importanti complessi castellani del Trentino, garantendone il restauro e la valorizzazione attraverso il passaggio a un ramo familiare che ne comprese profondamente il valore storico e culturale.
Tratto da PAOLODALLA TORRE,Castel Thun e la compravendita del 1926>>
Castel Thun nel 1910
Nuove aree esterne
Castel Thun, 12mila metri di nuove aree esterne:
il grande lavoro del Progettone
Oltre 12mila metri quadri di nuova superficie aperta al pubblico negli spazi esterni di Castel Thun: il giardino nel campo dei tornei, un orto storico con piante scelte secondo uno studio storico e botanico che ha portato a definire una zona coltivata nel corso dell'Ottocento e un’area dedicata suddivisa fra la “cura dell’anima”, l'"alimentazione" e la "cura del corpo". Il maniero si sta rinnovando grazie ad un importante intervento finanziato con il Pnrr, che ha riguardato anche il restauro dell'antica ghiacciaia, il consolidamento delle mura ad est e la sistemazione della “Torre della polvere”...Leggi l'aricolo su Ufficio stampa PAT>>>
La compravendita di Castel Thun
Castel Thun e la compravendita del 1926,
di PAOLO DALLA TORRE,
in «Studi trentini di scienze storiche. Sezione prima»(ISSN: 0392-0690), 89/1(2010),pp.111-121.
Url: https://heyjoe.fbk.eu/index.php/stusto/article/view/4323/4324
Life Seedforce
PIantata la rara specie di Melissa negli orti storici
A Castel Thun il progetto Life Seedforce porta la Melissa Austriaca (Dracocephalum austriacum)
In occasione del monitoraggio di Life Seedforce, progetto finanziato dalla Commissione europea che mira a recuperare e rafforzare le popolazioni di piante autoctone italiane in via d’estinzione, una decina di piante di melissa austriaca sono state messe a dimora negli orti storici che si stanno ricreando a Castel Thun e che saranno inaugurati a fine ottobre. Leggi l'aricolo su Ufficio stampa PAT>>>
E’ una pianta steppica tipica delle praterie aride di media quota dalla vistosa fioritura blu violetta, presente in Italia unicamente in 3 stazioni, la cui principale si trova in Trentino sul Monte Malachino e sul Monte Cornello / Torre di Visione.
Il fiore e il luogo sono descritti in questo articolo >>>
Galleria fotografica >>>
Il patibolo a Vigo di Ton
La reazione del paese di Vigo di Ton di fronte all'erezione del patibolo (1749-1766),
in «Studi trentini di scienze storiche. Sezione prima»(ISSN:0392-0690), 83/3(2004),pp.269-295
di LIVIO JOB
https://heyjoe.fbk.eu/index.php/stusto/article/view/1088/1088