Nuovo comitato scientifico

C’è anche il direttore degli Uffizi, Antonio Natali, nel nuovo comitato scientifico del Castello del Buonconsiglio di Trento. Assieme a lui i riconfermati Giandomenico Romanelli, Annaluisa Pedrotti, Leo Andergassen, Franco Marzatico, Francesca de Gramatica segretario e Peter Assmann direttore dell’Oberösterreichischen Landesmuseen di Linz.

Il Castello del Buonconsiglio si rinnova. Il nuovo comitato scientifico porta con sé progetti ambiziosi e la volontà di far apprezzare al grande pubblico oltre alle sedi castellane in cui si articola (Castel Thun, Castel Beseno e il Castello di Stenico) gli aspetti più interessanti dell’archeologia, dell’arte medioevale, rinascimentale, barocca e delle grandi correnti artistiche fino all’Ottocento. Un comitato che nasce con la volontà di proseguire al Castello del Buonconsiglio le mostre di grande spessore e di instaurare, in un momento economico di grandi crisi per la cultura, preziose collaborazioni con le più importati realtà museali italiane ed europee.  Il direttore del Museo Franco Marzatico ha avviato i lavori della prima seduta portando i saluti del presidente Dellai e dell’assessore Panizza i quali hanno voluto augurare buon lavoro al nuovo comitato sottolineando lo strategico ruolo del museo nello sviluppo della cultura del territorio.  
Alla presidenza è stato riconfermato Giandomenico Romanelli studioso ed intellettuale veneziano, già direttore dei Musei Civici veneziani e successivamente della Fondazione Musei Civici di Venezia fino al 2011, recentemente insignito della Légion d'honneur, la più alta onorificenza della Repubblica francese. È stato ed è curatore di numerose ed importanti mostre, professore universitario allo Iuav e a Ca' Foscari, autore di numerosi saggi e testi su Venezia che hanno dato un contributo determinante allo studio della storia della città e del suo patrimonio artistico, in particolare del Sette-Ottocento. Accanto a lui, un nuovo ingresso prestigioso: Antonio Natali, storico dell’arte, direttore della Galleria degli Uffizi di Firenze. In passato Natali è stato direttore del Dipartimento di Studi sul Rinascimento, Manierismo e Arte Contemporanea dello stesso museo. Ha scritto molti libri sulla pittura e la scultura del XV e XVI secolo, e monografie dedicate a Michelozzo e Andrea del Sarto. Molte fra le più importanti mostre d’arte del Quattrocento e Cinquecento a Firenze sono state curate da lui. Il direttore degli Uffizi ha già proposto alcune sinergie importanti con il Museo, in particolare la possibilità di ospitare al Buonconsiglio una selezione di dipinti di Dosso Dossi, il celebre pittore ferrarese che lavorò in castello nel 1531 affrescando assieme al fratello Battista, Sala Grande.
Altro nuovo membro del Comitato scientifico è lo storico austriaco Peter Assmann: direttore dell’Oberösterreichischen  Landesmuseen di Linz in Austria. ......

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Le radici di Depero

A Vigo di Ton le radici di Depero

Trovati i certificati di battesimo dei genitori

di Vittorio Nardon
TON. Vigo di Ton scopre di aver dato i natali ai genitori di Fortunato Depero, il pittore futurista del quale ricorre quest'anno il 120º anniversario della nascita.  Per la verità la notizia, seppur in sordina, era stata data alcuni anni fa da un appassionato di storia locale, Luciano Bernard o come preferisce definirsi lui, Luciano da Vigo. In un dattiloscritto corredato dalle fotocopie del documento originario datate maggio 1891, si racconta del matrimonio tra Lorenzo Depero e Virginia Turri, celebrato da don Bartolomeo Rossi nella chiesa di Fondo.  Ambedue i coniugi erano originari di Vigo di Ton. L'anno successivo, era il 30 marzo del 1892, nacque il primogenito che fu battezzato con i nomi di Fortunato Alberto Lorenzo, colui che diverrà un grande artista d'avanguardia famoso in tutto il mondo. Dunque un onore per il paese che sorge ai piedi di castel Thun, scoprire che le radici della famiglia Depero sono a Vigo di Ton o meglio d'Anaunia, come si chiamava allora.  E a raccontare la storia di Lorenzo Depero è ancora il documento redatto da Luciano Bernard: «Il papà di Fortunato è nato a Vigo di Ton nel 1840; terminata la scuola dell'obbligo si aggregò a una comitiva di spazzacamini e per molti inverni percorse paesi e città delle province di Trento, Verona e Mantova». Poi l'occupazione fissa come guardia giudiziale presso la pretura di Fondo. «In quel paese - racconta ancora Luciano - lavorava come cuoca una sua compaesana e un po' parente. Lui già cinquantenne, chiese in moglie Virginia di 35 anni che era figlia di Valentino Turri e di Dorotea Depero, nata a Vigo ma da diversi anni abitante a Fondo».  Fortunato fu battezzato lo stesso giorno della sua nascita. La famiglia Depero si trasferì poi a Rovereto «dove Lorenzo continuò il suo lavoro di guardia carceraria e il figlio compì i primi studi». Da aggiunte fatte al certificato di battesimo si ricava anche la data del matrimonio del celebre artista: 23 giugno 1919 e il nome della sposa Rosina Amadori.

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Rete di castelli

UNA RETE PROVINCIALE DEI CASTELLI PER FARNE ATTRAZIONE CULTURALE E TURISTICA

Con l'intento di illustrare un progetto di iniziative culturali incentrato sul tema dei castelli, l'assessore provinciale alla cultura Franco Panizza s'è incontrato ieri pomeriggio presso il Museo della Guerra di Rovereto con un nutrito gruppo di sindaci, coi responsabili della promozione turistica locale, coi responsabili di strutture castellane e coi rappresentantidelle più rappresentative associazioni culturali che si occupano di dimore castellane in Vallagarina. L'altra sera, invece, un analogo incontro s'era tenuto a Fornace presso il Castello Roccabruna. "Questo progetto che abbiamo chiamato 'La Rete dei Castelli' – ha detto Panizza, che era accompagnato da Laura Boschini, dirigente del Dipartimento beni e attività culturali, e da Franco Marzatico, direttore del Museo castello del Buonconsiglio, – dopo la fase iniziale di mappatura delle strutture esistenti e quella che stiamo vivendo con questi incontri periferici per il coinvolgimento dei territori, sfocerà a breve nella fase successiva in cui sviluppare percorsi di valorizzazione e di promozione del vastissimo e ricco patrimonio identitario e culturale depositato nei castelli, per incrementarne la visibilità e la fruizione culturale e turistica sia da parte dei cittadini che degli ospiti visitatori".

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Oltre 280.000 visitatori

CASTELLI: OLTRE 280 MILA VISITATORI PER BUONCONSIGLIO, THUN, BESENO E STENICO

Il Castello del Buonconsiglio di Trento monumenti e collezioni provinciali archivia positivamente il 2011 sfiorando, in un anno particolarmente difficile per l’economia del Paese,  i trecentomila visitatori. Il Buonconsiglio assieme alle sedi periferiche di Castel Thun, Castel Beseno e il Castello di  Stenico ha registrato un totale di 282.717 visitatori, quindi il 13% in meno rispetto al 2010,  anno del boom di presenze a Castel Thun quando le visite superarono quota 149mila. Il Buonconsiglio ha praticamente mantenuto con 120.427 presenze i numeri dell’anno passato, segno positivo invece per Beseno e Stenico, rispettivamente  34.354 ( + 13% rispetto al 2010) e 18.189 ( + 9% rispetto al 2010).  Nonostante il segno negativo, ampiamente previsto dopo l’euforia del primo anno ( - 26% rispetto al 2010 )  Castel Thun,  ha comunque mantenuto numeri da top ten dei castelli italiani con ben 109.747 presenze.

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Nuovo sito

Aggiornato il sito www.castelthun.com con nuova grafica basata su un template per joomla di nuova generazione. La particolarità di questo progetto risiede nella capacità di adattarsi automaticamente alle varie risoluzioni dei dispositivi che visualizzano il sito, come smartphone, tablets, netbooks ecc., pensato per  un'utenza che naviga da dispositivi mobili, si adatta e si trasforma automaticamente per essere visualizzato al meglio in ogni tipo di schermo.

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